Si intervistano ragazzi e alcuni genitori e alla fine parte un sondaggio dove le possibile scelte sono "Si vorrei che Facebook fosse chiuso" oppure "No, vorrei che Facebook fosse tenuto aperto".
Ma vediamo il servizio e poi lo commentiamo.
Adesso partiamo dalla frase "[...] si possono infiltrare pedofili, gente adulta e [...]".
Allora, è vero, si possono iscrivere pedofili, pazzi, maniaci, psicotici, omicidi e gente simile. Ma è pur vero che NON è una chat pubblica. Nel senso che per poter parlare con qualcuno, o condividere qualcosa con lui, devi conoscerlo, inserire il suo nome e cosa molto importante, lui deve accettare l'amicizia.
Allora, è vero, si possono iscrivere pedofili, pazzi, maniaci, psicotici, omicidi e gente simile. Ma è pur vero che NON è una chat pubblica. Nel senso che per poter parlare con qualcuno, o condividere qualcosa con lui, devi conoscerlo, inserire il suo nome e cosa molto importante, lui deve accettare l'amicizia.
Quindi ammettendo che si "infiltri" un uomo malintenzionato, deve comunque inserire il nome di qualcuno per poter iniziare, e comunque l'altro deve accettare. Se una figlia accetta le amicizie a caso, la madre non può dare la colpa a Facebook e ai suoi creatori. E' colpa della figlia irresponsabile.
E poi comunque una volta che vedi che questo individuo non ti aggrada puoi sempre eliminarlo dalla lista amici.
Adesso parliamo del fatto che i genitori si lamentano perchè i dati personali dei figli vengono visti da tutti.
Anche qui Facebook c'entra poco. Cioè se una ragazza, o un ragazzo carica su Facebook immagini, foto, video e commenti personali, IO, persona che usa un minimo il cervello, penso che questo ragazzo o questa ragazza abbia preso in considerazione il fatto che Facebook non sia un diario segreto da cartolibreria, ma sia un socialnetwork da decine di milioni di iscritti. E il solo pensare che quella foto non possa essere vista da occhi indiscreti è pazzia.
Le madri non possono lamentarsi della privacy quando sono i figli stessi che mettono il proprio indirizzo e-mail, il proprio numero, la via, la data di nascita, il nome e molte altre cose su internet.
"Non c'è privacy!" Se non c'è è perchè tuo figlio non vuole che ci sia. Punto.
Come ultima cosa passiamo a "[...] ci sono video di pornografia, e video violenti che possono vedere [...]".
Innanzi tutto, video pornografici non ne abbiamo visti.
Si è vero ci sono video violenti, ma il punto non è questo.
Se ci sono è perchè c'è gente che li carica, e teoricamente questa gente dovrebbe essere formata sopra tutto dagli amici e quindi da gente che si conosce.
Ma neanche questo è il punto. Perchè anche su Youtube ci sono video violenti. Dobbiamo chiudere Youtube? (sarebbe rivoluzione mondiale...).
In internet ci sono video porno ovunque ti giri. Un ragazzo potrebbe vederli in qualsiasi momento anche se togliessero e chiudessero Facebook (cosa impossibile....).
Questo per dire che il servizio è costruito su motivazioni finte senza senso e inutili.
Questo è come la penso, e vorrei aggiungere comunque che non amo molto Facebook.
Anzi mi piacerebbe so fosse utilizzato come mezzo di informazione alternativo, invece di essere un inutile insieme di gruppi e cavolate varie.
Simix
3 commenti:
Il punto è che viviamo in una società clericalizzata. La chiesa ha plasmato il cervello degli italiani. Quando una persona sente "porno" si scandalizza. Ma vivete di più con gli occhi vostri!
Se vostro figlio che ha 16 anni vede un filmato porno, benvenga, almeno scopre come fa a riprodursi, altrimenti va avanti con la storiella di adamo ed eva, il pennuto che porta i bimbi nel sacco ecc ecc.
ma è un discorso inutile, sti fessi in tv prima di criticare facebook, che guardino il loro mondo che in qualsiasi programma ci sono 20 minuti di stacchetti sexy di belle ragazze vestite con un paio di stracci, e soprattutto in FASCIA PROTETTA, non parlate di facebook come se fosse l'unico a far vedere cose violente e pornografiche -.-
...e poi su Facebook il porno non gira. O almeno, non ho avuto la fortuna di vederne manco uno XD
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